Riprendiamo il post di Dave Dunbar, Head of Advise Anywhere, BT Advise UK.
La Mobility in passato era fatta solo di minuti e tariffe. Era essenzialmente una commodity, pura e semplice. Ma le cose sono cambiate.
L’ecosistema – mobilità sta evolvendo ad un ritmo incredibile. Da quando è in atto la commistione con i dispositivi personali, i dispositivi aziendali e i PC sono diventati degli oggetti di fatto diversi. Siamo in una fase di transizione tra un passato in cui dispositivi, dati e applicazioni appartenevano all’impresa ed erano sotto il suo controllo e una nuova realtà in cui le soluzioni enterprise potranno inserirsi in un insieme di funzionalità molto più diffuso e distribuito.
Questa è solo una parte della complessità. Sono in arrivo anche grandi cambiamenti per il network. Di questi, il 4G potrebbe essere un “game-changer”. Parliamo quindi di maggiore velocità, che pur se interessante non è nulla di sostanzialmente nuovo, ma soprattutto di tecnologia per le small cell. Possiamo immaginare una rete mobile che all’interno dell’azienda fa passare il traffico sulla infrastruttura LAN aziendale, permettendo di controllare qualità e copertura. La possibilità di far passare senza soluzione di continuità le connessioni dati tra le celle permette alle persone di muoversi negli ambienti dell’impresa senza perdere un singolo pacchetto e senza nemmeno doversi preoccupare di accedere a una rete. E quando le persone escono dal perimetro dell’azienda si trovano automaticamente agganciate alla rete mobile più ampia.
Ma consumerizzazione e 4G non sono gli unici elementi da prendere in considerazione; occorre guardare anche a:
- Vision, obiettivi e roadmap: come accade con qualsiasi ecosistema complesso, il rischio di trovarsi in vicoli ciechi, deviazioni costose e generale confusione è significativo. Sembra una cosa ovvia, ma quante organizzazioni hanno, per guidare il processo decisionale, una visione veramente completa per la Mobility?
- Persone e processi: le persone rappresentano la variabile più importante. Nel nuovo “spazio” di mobilità è necessario pensare a nuovi tipi di problemi. Se si permette ai dipendenti di caricare applicazioni aziendali sui propri dispositivi, o di accedere alla rete, è opportuno conoscere le responsabilità. E’ importante stabilire come le persone devono comportarsi, quali permessi possono avere, quali sono le responsabilità dell’azienda e controllare se le policy sono effettivamente adeguate.
- Sicurezza e Gestione: indipendentemente dal dispositivo o dal sistema operativo, è possibile, facilmente, proteggere i dati in esso contenuti. Un sistema generale di device management può essere reso più specifico attraverso un sistema di application management, con cui è possibile impostare come ogni applicazione si debba comportare, quali risorse possano essere utilizzate e quando. Si potrebbe addirittura fare in modo che certe applicazioni vengano scaricate automaticamente sul dispositivo quando un dipendente entra nel perimetro dell’azienda e altrettanto automaticamente siano rimosse quando esce. C’è ogni tipo di possibilità e – conviene ribadirlo – non è la tecnologia a costituire un limite. E’ necessario soltanto capire qual è l’obiettivo che si vuole raggiungere.
- Infrastrutture e capacità: Uno dei effetti collaterali del passaggio a smart device e dispositivi mobili è la domanda di wifi e dati in mobilità. Gli utilizzatori dei device mobili consumano più dati, e i contenuti nel cloud vedranno aumentare tale domanda. Se prendiamo in considerazione questo fatto insieme al concetto di campus 4G su rete LAN, vediamo che l’infrastruttura fissa ha un compito importante da svolgere nel sostenere la domanda di capacità mobile. Ciò suggerisce che è necessario pianificare e implementare l’infrastruttura fissa dell’azienda in modo diverso, in strettissima associazione con l’infrastruttura mobile.
Tutto questo significa che la strategia di mobility dell’azienda deve essere di ampio respiro, con indicazioni chiare di come traguardare il passaggio verso la situazione futura desiderata. Questo, naturalmente, si ricollega alla necessità di avere una visione chiara.
Le tariffe e contratti sono importanti e ci saranno novità anche in questo campo, in parte in conseguenza del 4G, ma non sarà sulle tariffe che le aziende dovranno misurare le loro scelte. Il grosso rischio oggi è soprattutto non comprendere e non tenere conto della complessità e della ricchezza di opportunità offerte dalla mobility.
I nuovi sviluppi sulla mobility di BT in Italia.
